E la nostra di primavera?

No non sto parlando del tempo... ormai ne hanno parlato tutti troppo.
Guardavo i fatti di Istanbul...
E mi chiedevo...
io non mi spiego molte cose, le radici della primavera araba sono sicuramente profonde, deriveranno forse dal colonialismo, dal post-colonialismo, dal totalitarismo dei regimi, dall'opportunismo dell'occidente, dall'integralismo e da qualche altro ismo.
Forse deriva anche da una presa di coscienza dell popolazione araba, che non si fida più di chi vende fumo o si limita a gridare, forse viene dalla presa di coscienza che ci sono molti modi diversi di vivere la vita, il paese e la società. Qualunque sia comunque il punto di partenza io credo che nella drammaticità degli eventi lo spirito della popolazione turca sia bellissimo.
Alla ennesima prevaricazione del loro premier si sono spontaneamente riuniti a manifestare il loro dissenso a cui il governo ha saputo rispondere solamente con la violenza, purtroppo.
Siamo lontani dalla civiltà ma non dal sentimento civile, di quello ne avremmo solo da imparare. Difendendo gli alberi di un parco difendevano loro stessi e il loro diritto di essere rappresentati e non solo governati.
E noi? siamo gli Italiani, abbiamo fatto il rinascimento e finto il risorgimento, abbiamo fatto la resistenza, abbiamo combattuto contro tutti...
no aspetta forse siamo stati dominati un po' da tutti perché a noi in fondo si stava meglio quando si stava peggio...
e poi non sono problemi miei io in fondo...
La domanda è: quanto ancora dobbiamo sopportare per riprenderci quello che ci spetta ovvero un poco di dignità?

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