Ma de che stiamo a parlà?

Qualcuno dovrà pur averla una mezza idea, non dico una intera, un piccolo barlume di lucidità per lo meno; o no?
Ho l'impressione che qua il limite nessuno sa più cosa sia. Io nemmeno.
Sarà colpa della crisi, sarà il pil, sarà l'imu, sarà la decrescita infelice, sarà quel che sarà ma quà me pare che nun ce sta più niente da fà... cioè, nessuno sta a fare più un cazzo proprio.
Si parlava appunto ieri sera di tutt'altri argomenti ma che, stringi stringi, si possono riunire sotto un unico grande tema: il tempo.
C'è proprio un tempo di merda.
Atmosferico, politico, economico, sociale.
Il punto in questione è che quando manca la serenità poi viene a mancare tutto.
Manca la capacità di parlarsi e comprendersi, manca la possibilità di affrontare, una per volta, le questioni che ci si presentano, manca il tempo, parola che ritorna sempre, di vivere i momenti  che si susseguono durante la nostra piccola esistenza.
E si perde la concentrazione.
Io non so più cosa è veramente importante nella mia vita perché ciò che è decretato fondamentale dalla società civile mi distrae dalla mia sfera personale.
Ho i conti da pagare, un tetto sotto cui stare, un lavoro da affrontare e una società da mantenere, e allora?
Penso a tutta quella gente che s'ammazza; a quelle persone che preferirebbero vedere morta la propria famiglia piuttosto che andare avanti, alle persone disperate.
E' certo che sono figlio dei media, ci distraggono dalle questioni non affrontate con i mezzi che da sempre hanno interessato il popolo comune: disgrazie, morti, esorcismi e tette, però penso anche che un disagio comune di fondo ormai sia più che reale, o ci han tolto la speranza o ci han tolto la dignità, decidete voi, io dal canto mio non ho ancora deciso.
Sta di fatto che una cosa è quasi certa:
Arriveremo di certo ad una fine quindi, a questo punto, che cazzo de senso hanno le sigarette elettroniche?

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